La ricerca basata sulle immagini sta diventando sempre più comune, e produce risultati più rilevanti rispetto alla ricerca basata sul testo. Vedi Pinterest e Instagram.
Con le immagini, è possibile determinare rapidamente la qualità, mentre i risultati della ricerca di testo richiedono di dare uno sguardo al titolo, parte della descrizione che esce e di prendere una decisione in base a quanto riteniamo rilevante la pagina.
Un articolo di Buzzfeed, noto sito americano di informazione, spiega bene uno studio fatto sulle immagini di donne nei risultati di ricerca e di come la percezione di queste influenzano la gente.
Per esempio, cercando il termine “CEO” (amministratore delegato / direttore), la prima immagine femminile apparsa è della bambola Barbie, la 71° immagine sulla pagina (i risultati possono differire, ma non dovrebbe essere troppo lontani da qusti), immagine proveniente da un blog di un designer.
Ora, questo problema non riguarda Google e il suo algoritmo. Questa situazione riflette esattamente come gli editori, scrittori e gestori di siti ed il loro contenuto usano le immagini.
Quando si sceglie l’immagine da un catalogo di foto per indicare un CEO, deve essere quella di un’uomo o di una donna?
Occorre inoltre notare che il numero di CEO donne è largamente inferiore a quello degli uomini. La lista delle prime 2.000 aziende con maggior successo citate su un sito che parla direttamente ai boss (l’Harvard Business Review) includono solo 29 donne che sono CEO , circa l’1,5%. Solo il 4,6% dei CEO delle cosiddette aziende S&P 500, quelle che hanno i maggiori capitali, sono donne.
Quindi sì, ci rendiamo conto che nella ricerca per immagini, in cui le donne sono in numero molto elevato, la prima donna che non è fatta di plastica si presenta solo nell’immagine 122. Se aggiungiamo alla ricerca altri termini più specifici, dovremmo vedere 4-5 immagini dei CEO che sono di sesso femminile tra i primi 100 risultati.
Si potrebbe ottimizzare l’immagine di un CEO ed entrare nella classifica dei top 100?
Concorrenza del termine ‘CEO’
Prima di tutto abbiamo dovuto trovare l’immagine di una CEO che avremmo potuto ottimizzare.
Ho scelto la CEO Meg Whitman della Hewlett-Packard, che è entrata in azienda nel 2011. Potevo scegliere qualunque altra CEO donna. Precedentemente, ha lavorato per la Disney Whitman, Procter & Gamble ed eBay. In eBay è entrata quando aveva solo 30 dipendenti. Ha poi fatto espandere il business a più di 8 miliardi di dollari di fatturato in 10 anni. Nel 2013, l’Harvard Business Review l’ha valutata una dei top CEO con i migliori risultati ottenuti. E’ una tipa di tutto rispetto.
In primo luogo, ho voluto vedere quanto era competitivo il termine ‘CEO’.
Non c’è nessun modo per vedere i volumi di ricerca relativi alle immagini, così ho dovuto ricorrere alla parola chiave come se venisse cercato come testo di una pagina.
Secondo lo strumento Keyword Planner di Google, c’è una media di 550.000 ricerche mensili per il termine ‘CEO’.
Sorprendentemente, se abbinato al genere (maschio-femmina) il volume scende drasticamente (1.000 per “ceo donna” e 500 per “ceo uomo”)
Ho usato lo strumento Keywords del sito HubSpot per vedere l’indice che mi dice quanto sia facile o difficile far venir fuori nel motore di ricerca il termine ‘CEO’. Questo strumento fornisce un indice da 0 a 100. Sopra i 70 viene considerato estremamente difficile che il termine abbia una buona uscita, quindi aver ottenuto per il temine ‘CEO’ un indice di 40 dava una buona speranza.
Ho quindi impostato l’attività per ottimizzare l’immagine di Meg Whitman per il termine di ricerca ‘CEO’.